Neat! it will help me to detect if a merge request causes any issues, because it runs the Go tests instantly. Very useful, esp. if have not touched the project for months / years and I'm not familiar with the code base anymore 😉
"Subjectively, the Pulse 14 performs exceedingly well and it sure is a #fast-reacting #laptop. (...) we didn't have any issues with either of the operating systems during our #test." - Notebookcheck
“A new generation of blood tests can help doctors diagnose Alzheimer's without a brain scan or spinal tap. But only a few perform as well as traditional tests.”
#Test des praktischen, kleinen und leichten #Apple 35W Doppel-USB-C #Ladeadapter an einem #MacBookPro M3 Max 36GB RAM, das mit einem deutlich grösseren und schwereren 96W Ladeadapter ausgeliefert wird. Erfreuliches Fazit: Funktioniert, ausser bei sehr hohen, langandauernden Lasten. Der mobile Nomade freuts! 😃
per Android
open source
gratuita
permette di testare il proprio GPS ricevendo molte informazioni utili
L’applicazione di oggi può essere utile sia a chi è curioso di sapere come funziona il proprio GPS e a quali satelliti è collegato, sia a tutte quelle persone che magari hanno qualche problema con il GPS e grazie a questo strumento potrebbero riuscire a capirne un po’ di più.
GPSTest infatti, come già il nome ci fa ben capire, permette di testare il vostro GPS su qualsiasi smartphone Android. Per funzionare richiede alcuni permessi come la connessione internet, funzionare in background e ovviamente l’accesso completo alla localizzazione. Grazie a questi permessi l’applicazione riuscirà a dirvi a quali satelliti siete collegati con molte informazioni interessanti e curiose.
Non essendo questo un campo in cui siamo particolarmente esperti, ma siamo certi che a qualcuno questo GPSTest possa tornare molto utile, vi lasciamo tradotta una parte della descrizione presente su F-Droid:
GPSTest visualizza le informazioni in tempo reale sui satelliti in vista del dispositivo. Uno strumento di test open-source fondamentale per gli ingegneri delle piattaforme, gli sviluppatori e i power user.
Supporta:
GPS (USA Navstar)
GLONASS (Russia)
QZSS (Giappone)
BeiDou/COMPASS (Cina)
Galileo (Unione Europea)
Vari sistemi di potenziamento satellitare SBAS (ad esempio, GAGAN, Anik F1, Galaxy 15, Inmarsat 3-F2, Inmarsat 4-F3, SES-5).
I satelliti GLONASS sono rappresentati come quadrati nella vista Sky. Gli statunitensi NAVSTAR sono rappresentati come cerchi, Galileo e i satelliti QZSS e SBAS sono mostrati come triangoli e infine i satelliti BeiDou sono rappresentati come pentagoni.
Ho preso 5 minuti (uhmm, no, magari) per un breve #ReverseEngineering di quella parte della #applicazione, arrivando a questa sezione del file (baksmaliato dall’ultima versione presente su APKMirror) smali_classes6/posteitaliane/posteapp/apppostepay/ui/activity/SplashActivity.smali, che invoca il dialogo di avviso in foto: 🤓️
# riga 4358.method public final e()V# ... inizializzazione di altra roba# riga 4503new-instance v1, Lcom/scottyab/rootbeer/b;invoke-direct {v1, v0}, Lcom/scottyab/rootbeer/b;-><init>(Landroid/content/Context;)Vinvoke-virtual {v1}, Lcom/scottyab/rootbeer/b;->a()Zmove-result v1if-eqz v1, :cond_2# ... visualizza il dialogo se il codice sopra non ha saltato# riga 4542:cond_2# ... ritorna e termina il metodo
Detto in italiano, questo #codice invoca un metodo (dal nome offuscatino?) presente in una certa classe “com.scottyab.rootbeer“… ed esce fuori, con una #ricerca sul web, che questa è una #libreria#OpenSource (evidentemente integrata dagli sviluppatori di #PostePay) per controllare se un #dispositivo Android è #rootato. (Non se passa o meno #SlaveryNet, attenzione.) 🍻️
È un po’ troppo rubatempo mettersi a capire quale effettivamente è nel codice Java quella funzioncina b;->a()Z ora, quindi tiriamo a #indovinare. Ci sono, in RootBeer.java, tante #funzioniboolean, di cui varie ausiliarie, e 2 principali: isRooted[With/Without]BusyBoxCheck(). Queste due principali restituiscono un valore positivo qualora anche solo una delle ausiliari chiamate restituisca true, l’unica differenza tra le due è il fare anche il controllo per la presenza del binario busybox, oppure no… E quindi le opzioni sono le seguenti: 📜️
checkForBinary(BINARY_SU), checkSuExists(), checkForRootNative(), checkForMagiskBinary(): controllo effettivo del root; escludo, da quel che ricordo il suo telefono non è rootato, ed avendo il bootloader bloccato direi che possiamo stare tranquilli.
detectRootManagementApps(): scarto, se il telefono non è rootato non avrebbe senso tenere app di gestione del root.
detectPotentiallyDangerousApps(): controlla se sono installate app “a umma umma”; escludo perché credo nessuna sia utile senza il root, e qualcuna forse è pure malware… eccetto Lucky Patcher, che però ad oggi si auto-spoofa.
checkForRWPaths(): scarto, controlla se alcuni percorsi sensibili sono scrivibili, immagino di no col bootloader bloccato e senza root.
checkForDangerousProps(): da verificare, controlla se alcune #BuildProps di Android sono particolari.
detectTestKeys(): inizialmente sospettavo, ma lo abbiamo verificato (con getprop | grep build.tags), e pare non sia il caso (tutto è listato come “release-keys“).
checkForBinary(BINARY_BUSYBOX): questa potrebbe essere, ed è #interessante, controlla come ho detto prima la presenza del binario busybox, ma da questo commit del 2020 non è più usata nel check predefinito perché — come detto nel commento in quella parte di #source, e alla sezione “False positives” del readme — alcuni #OEM lo lasciano quando non dovrebbero (io credevo fosse normale tralaltro, non un’anomalia!).
Quest’ultima #ipotesi mi cattura perché innanzitutto, te micro hai proprio un #MotoEda quello che ricordo, che è uno dei #telefoni listati esplicitamente sul readme… certo, se la #lib usata nella app fosse stata aggiornata, questo non sarebbe dovuto succedere, a meno che i programmatori delle #Poste non abbiano stupidamente usato la funzione di #controllo aggressiva. Però tbh, considerando la qualità del #software#statale o semi-statale qui in #Italia, secondo me semplicemente quella #dipendenza non è mai stata aggiornata (da un lato però, come biasimarli… “se funziona, non toccare”…). Al momento però non riesco a #provare ciò, perché non trovo #APK abbastanza vecchi di PostePay, quindi lancio solo #idee al vento. 😩️
Io punto su #busybox per risolvere questo #mistero. Lo #smartphone non è il mio, quindi io ora posso solo aspettare, se dovessero uscire novità farò un banale edit. (Sperando non siano così grosse da necessitare di un nuovo #messaggio). 😼️
Edit: non ci ho beccato nemmeno per il cavolo: dalla regia, che ha ora testato con il #programma di #test di #RootBeer, vengo a scoprire #malamente che le mie opzioni tecnicamente più plausibili si sono rivelate sbagliate. “Root Management Apps” è cosa fa scattare gli allarmi, cosa che io giustamente ho escluso a priori, ma la regia mi fa appunto sapere che aveva #Magisk Manager installato (soltanto a prendere polvere perché, questo l’ho pensato bene, non ha il root nell’effettivo); e, come previso, la disinstallazione mette a tacere i falsi positivi. Vabbè oh, non potevo immaginarmelo… 🤕️
je voudrais #test -er quelque chose ici, dans les toots sur mon profil #mastodon, quelqu'un pourrait me répondre en me disant ce que ça donne sur leur accueil/s'iels vont sur mon profil (ça prendra 2 secondes, si vous en avez de libre) ?