Se il #21Marzo, giorno in cui #Libera commemora le vittime di mafia, qualche commentatore anche solo accennasse l'argomento che "però bisogna anche ricordare le vittime delle forze dell'ordine"... riceverebbe solo sguardi costernati e qualche sarcastica stroncatura.
Sembra invece che durante il #25Aprile sia ormai accettata la prassi degli "e però", tra l'altro solo per le bande partigiane, non per gli eserciti alleati.
Quello che mi stupisce è che questo atteggiamento non venga stroncato.
Ogni anno questo giorno devo spiegare a figl* come mai metto la bandiera sul balcone e perché di tutte le feste nazionali questa sia la più importante... lo rispiego volentieri maaa alle medie diamine non dicono nulla?
Qualche anno fa nelle strade di questo isolato appesero biglietto sotto al palo del nome a cui sono intestate le vie, con storia breve del personaggio… non a caso sono fiero di abitare in via Gobetti. Adesso a quanto pare queste buone pratiche sono passate nel dimenticatoio.
Hanno fischiato tutti i relatori per tutto il tempo, hanno fischiato le uniche due volte che dal palco è stato criticato l’attacco di Hamas del 7 ottobre. Ma ciò che mi ha più addolorato è che lo abbiano fatto con la bandiera palestinese in mano. Mi sento terribilmente solo. #25aprile
Mi riferisco al Partito dei Carc (andate a cercare da soli cos’è, a me danno il vomito). Si sono divisi in due gruppi: il primo alla testa del corteo ha insultato ripetutamente la Brigata Ebraica, che aveva tutto il diritto di essere lì in quanto protagonista della lotta di Liberazione; il secondo gruppo si è piazzato sotto il palco prima che partisse il corteo. Saranno stati un centinaio in totale, su una manifestazione di centomila persone. [1/2]
Qualcuno del gruppo ha poi fatto esplodere un petardo, provocando così l’intervento della polizia e del servizio d’ordine. Nel loro delirio potranno dire che Anpi e polizia hanno represso la loro libertà di manifestare. A me hanno rovinato una giornata che aspettavo da tempo, a Retequattro hanno dato argomenti su cui ricamare per dare addosso agli antifascisti. [2/2]
...A national celebration which is quickly becoming anachronistic, in the sense that Italy is steadily going far right and supporting increasingly less the values which this day is all about.
Uno schizzo veloce, un disegno fatto ritagliando un tempo che non ho per celebrare l'antifascismo e la liberazione, ma soprattutto per ricordare, in primis a me stessa, che la resistenza è un atto quotidiano, che risiede in ogni atto, anche nelle pennellate improvvisate di una mattina di aprile, un 25 Aprile.
Buona liberazione e buona resistenza a tutti e tutte!
Uno schizzo veloce, un disegno fatto ritagliando un tempo che non ho per celebrare l'antifascismo e la liberazione, ma soprattutto per ricordare, in primis a me stessa, che la resistenza è un atto quotidiano, che risiede in ogni atto, anche nelle pennellate improvvisate di una mattina di aprile, un 25 Aprile.
Buona liberazione e buona resistenza a tutti e tutte!
A quick sketch, a drawing made during a time I don’t have to celebrate antifascism and liberation, but especially to remind, to myself first, that resistance is an everyday act, and it lives in every act, even in the improvised brushstrokes in a morning in April, an April 25.
Happy liberation and happy resistance to everyone!