Pulizie di primavera sulle istanze poliverso.org e poliversity.it: eliminati quasi tutti gli utenti inattivi a più di un anno. Cos'è successo e perché l'abbiamo fatto? E perché (quasi) nessun altro fa questo tipo di pulizie?
Uno dei grandi problemi del #Fediverso è che solo un 10% degli utenti complessivi si è effettivamente collegato da meno di un mese, intervallo di tempo questo che segna la differenza tra un "utente attivo" e un utente disperso che presenta un'alta probabilità di essere "deceduto".
Nelle scorse settimane abbiamo provveduto a verificare l'esistenza in vita dei nostri account più vecchi per capire se si trattasse di utenti realmente inattivi oppure solo di persone ancora interessate al Fediverso e i risultati hanno confermato le nostre aspettative: solo una minoranza esigua di questi account ha infatti confermato un qualche interesse a lurkare su #Mastodon o su #Friendica in posizione sefalica*.
sefalica, agg. usato solo nella forma femm. sing., dall'espressione vernacolare "se-fa-li-ca(zzi sua)*"* che indica l'approccio di chi è orientato sul proprio interesse e risulta scarsamente votato all'interazione con terzi
Il risultato di questa pulizia è stato decisamente significativo:
l'istanza poliverso.org è passata dai 554 utenti complessivi di fine marzo, ai 516 di fine aprile (dati fediverse.observer) e ad oggi viene indicata (dati fedidb.org) con 480 utenti complessivi: 74 utenti in meno pari al 13% del volume complessivo.
l'istanza poliversity.it è passata dai 160 utenti complessivi di fine marzo, ai 138 di fine aprile (dati fediverse.observer) e ad oggi viene indicata (dati fedidb.org) con 116 utenti complessivi: 44 utenti in meno, pari al 27% del volume complessivo.
D'altra parte abbiamo notato un dato in apparente controtendenza:
l'istanza poliverso.org è passata dai 141 utenti complessivi di fine marzo, ai 161 di fine aprile (dati fediverse.observer) e ad oggi viene indicata (dati fedidb.org) con 183 utenti complessivi: 42 utenti attivi in più, ossia un incremento del 30% degli utenti attivi.
l'istanza poliversity.it è passata dai 47 utenti attivi di fine marzo, ai 56 di fine aprile (dati fediverse.observer) e ad oggi viene indicata (dati fedidb.org) con 58 utenti complessivi: 11 utenti attivi in più, ossia un incremento del 23% degli utenti attivi.
Come si spiega questa controtendenza
In realtà, benché alcuni nessi potrebbero essere di carattere contingente, non c'è necessariamente una causalità stretta tra l'eliminazione di utenti inattivi e l'incremento di utenti attivi e il motivo principale è il primo della lista:
quando abbiamo cercato di prendere contatto con gli utenti inattivi, si è avuto un risveglio di alcuni di essi che ha determinato la "resurrezione" dei profili inattivi da più di un mese
è possibile che alcuni utenti che hanno ricevuto l'avviso ma che non erano interessati a recuperare il profilo corrente, abbiano deciso di reiscriversi
è possibile che alcuni profili fossero di bot automatizzati che, una volta risultati eliminati, si sono reiscritti automaticamente
Il risoltato è comunque quello di avere uno scostamento minore tra utenti complessivi e utenti attivi.
Ma perché questo ciclo di pulizia?
Il primo motivo è la privacy dei nostri utenti: se i nostri utenti non utilizzano il nostro social, non c'è motivo che noi continuiamo a trattare i dati personali necessari a gestire il loro account
il secondo motivo è la sIcurezza, intesa come sicurezza di noi amministratori ma anche di tutto il fediverso. Infatti, il fatto di avere in pancia utenti inattivi, non significa né che lo siano davvero, né che non siano utenti pericolosi. Una delle vulnerabilità del Fediverso che nasce dalle istanze a iscrizione libera è che qualche attore malevolo potrebbe far iscrivere utenti fittizi come parte di una botnet da attivare in certi momenti per produrre spam, far aumentare follower, alterare i flussi regolari dei messaggi. Ora, i socal commerciali dispongono di alcuni sistemi di mitigazione del rischio che, sebbene non risolutivi, consentono di sospendere o annullare gli effetti di queste campagne di alterazione della visibilità. Il fediverso invece non dispone di questi strumenti. Ogni utente inattivo è pertanto una piccola potenziale bomba a orologeria, piazzata dentro gli ingranaggi del Fediverso: una botnet dormiente, incistata in tutte le istanze del mondo e pronta a esplodere sarebbe impossibile da fermare in tempi rapidi!
Sebbene abbiamo riscontrato che l'eliminazione di profili inattivi non abbia avuto effetti positivi sul risparmio di risorse da parte del sistema, è chiaro che sul lungo termine, la nostra istanza si risparmierà di visualizzare in timeline quei contenuti che sarebbero stati visibili solo perché prodotti da contatti di secondo livello del nostro utente inattivo.
Ma perché questa pulizia non la fa nessuno?
Eh... ora tocca a voi: rispondete nei commenti!
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> "dipende anche da fattori quantitativi" sarebbe tornare a confondere indicatori con cause
Non voglio confonderli infatti, ma nella risposta che ti avevo dato prima stavo proprio dicendo che, se è pur vero che quelli che io intendevo erano indicatori e non cause, esistono anche casi in cui il fattore quantitativo impatta sulla qualità (follower morti e alterazioni del ranking sulle tabelle delle istanze globali)
> non sono appoggiati a precisi riferimenti numerici (...) Forse tu ti riferisci a un altro significato della parola?
"Non sono appoggiati a precisi riferimenti numerici" (p. es. la "felicità" dei giovani) non significa che non possano dipendere da fattori quantitativi (p. es. altissima età media della popolazione)
> la mia tesi si limita solo a dire che gli utenti inattivi/passivi non influiscono alla qualità di esperienza degli utenti attivi
Questo mi è chiaro. Ma vorrei che fosse chiaro anche il fatto che se anche gli utenti passivi non impattano sulla tua esperienza (e assumiamo anche che non impattino su quella di nessuno) non significa che la loro presenza eccessiva non sia un indicatore qualitativo problematico. Un cartello che indica un limite di velocità di "30" non impatta necessariamente sulla qualità della strada, ma potrebbe essere dovuto al fatto che la strada è dissestata,
> stavo chiedendo come questo si conclude con: "Però alla fine è una questione di igiene"
L'igiene comporta l'assenza di elementi di contaminazione, attraverso la limitazione del contatto o la loro rimozione. Eliminare gli utenti inattivi, significa limitare il rischio di botnet, significa evitare la conservazione di dati personali inutili, significa ripulire i server da dati inutili e anche diminuire di un minimo il carico verso le istanze verso cui quegli utenti avevano collegamenti. Alla fine si tratta di un bilancio positivo.
> ci stiamo trovando su istanze diverse, e meno male proprio questa è l'idea del fediverso
A questo proposito ho notato che la situazione di qoto.org non è delle migliori. Dal grafico che vedo si nota un crollo eccezionale degli utenti attivi con la polverizzazione di quasi metà utenti attivi in un anno (e il trend è costante).
Allo stesso tempo si ha un aumento degli utenti complessivi, il ché significa che ogni cento utenti che si iscrivono, ce ne sono duecento che smettono di frequentare il social.
Insomma, se si va avanti così, di quella che è stata una delle più interessanti istanze Mastodon (un Mastodon molto modificato, a dire il vero) resterà sempre meno.
Non sono in grado di fare previsioni né sono in grado di interpretare correttamente questi dati, ma direi che non si possa negare che i meri indicatori quantitativi siano anche indicatori di alcuni aspetti qualitativi.
@dansup Yooo this sparked some ideas about UI in fediverse apps:
What if, when seeing posts from different services, each service had a UI according to the kind of service it is?
A pixelfed video is normally not the same as a peertube video, so it would make sense to see each post via a UI adapted to it. Maybe even add some indication about which kind of service the post is coming from (something that indicates “this is a mastodon post” in a clean way), or add filters/tabs per serv. (…)
@gianclgar this is highly dependent on each project. I think you're pretty much asking for Mastodon to embed the video as seen on the remote server instead of fetching it.
Maybe even add some indication about which kind of service the post is coming from (something that indicates “this is a mastodon post” in a clean way)
This thing already happens in Friendica btw. Here's a screenshot of your comment from here. You can see a Mastodon icon to the right of your comment:
Wie lustig. Bereits seit dem 20.04.2016 werden alle meine Beiträge aus dem #Fediverse zusätzlich auf einem #WordPress gespiegelt. Den ursprünglichen #Friendica Server gibt es heute nicht mehr. Der war irgendwann zu klein und ist auf eine größere Maschine umgezogen.
Die Idee dazu war ganz einfach: Sollte etwas ganz, ganz schreckliches mit dem Server passieren, dann habe ich immer noch eine 1:1 Kopie meiner öffentlichen Beiträge, die ich hier erstellt habe 😎
Randnotiz: Das Blog ist damit älter als #Mastodon 🤪.
@helpers
#Frage: Kann man #Friendica auch nutzen, wenn man sich nur mit #Spitzname bzw. #Emailadresse + #Passwort registriert?
#Hintergrund: Ich überlege, mein #Blog nicht weiter fortzuführen, weil meine #Blogeinträge genau so gut in meine #Timeline passen.
Das würde ich meinen Blogleserinnen und -lesern natürlich in einem gesonderten Blogeintrag mitteilen. Wenn meine Frage bejaht werden kann, könnte es das dem ein oder anderen leichter machen, mal in Friendica rein zu schnuppern.
Happy Birthday to the oldest fediverse server project that is still actively maintained. This marks the beginning of development of the Mistpark decentralised social network. We decided not to wait for "quit Facebook Day" in 2010 (May 31). We hit the ground running and haven't looked back. (Mike Macgirvin) 14th Birthday #Friendica!
Das vermutlich unbekannteste Fediverse Projekt. Audon, der Audiochat. Zu Unrecht wie ich finde. Probiert es selbst aus.
Auch wenn (mal wieder) for Mastodon drauf steht, funktioniert es natürlich auch mit den weiteren Projekten. Das mit dem Markennamen scheint so ein Marketingtick zu sein ;)
@feb hehe, ich wittere einen neuen Artikel für die gnulinux-Fediverse-Serie...
Hättest Du Lust, was kleines als Erfahrungsbericht zu schreiben? #Fediverse#Audon
This noob is testing the interconnectivity of the #Fediverse:
The word out there on the Fediverse make it seem as if all the different tools (Mastdn/P-tube/Lemmy/etc.) can interact with one another. But this is not the case, as some work both ways, whilst others only one way, or at all.
a) Using #Bridgyfed, to test between AT ( #BlueSky ) & AP protocols (Mastodon, etc.)
b) Meta's #Threads for testing with Mastodon.
c) Starting to test #Nostr with its peer-to-peer network.
TL;DR:
The #Fediverse holds a lot of promise, but it the ideal level of interconnectivity isn't there yet. (And yes, not all of them need to be able to connect and interact on the same level of details as with the others, as they are different tools.)
@PlasticParagraph How great to read this post here by accident! I've only been in contact with Fediverse for 3 weeks and I'm obsessed LOL I'm a little lost, but I'm researching, reading and favorite a lot. I'm Brazilian, I live in Rio de Janeiro, we can exchange ideas, perhaps, without disturbing you, you can help me understand something! The tutorial videos on YouTube are too weak! I am at your disposal. Who knows, maybe we also have similar tastes? I hope to contact you! ✌ (I haave to improve my English, need to use tradutor, but, its ok. take a look in my desktop.!
Once again I love the diversity of networks I can see with Friendica. The last ~50 posts in my main timeline included posts from: Diaspora, PixelFed, Mastodon, SocialHome, Bluesky, and Pleroma. Thank you Friendica and the fediverse. #friendica#fediverse