@qwe il possesso del debito da parte degli investitori nazionali costituisce uno stabilizzatore, mentre un debito in mano agli investitori stranieri può portare a sbalzi molto repentini dovuti a semplice speculazione. Tuttavia quando un sistema fragile come quello italiano ma con una eccellente produzione industriale, entra in una crisi pesante, come è successo nel 2009, il possesso del debito da parte degli investitori esteri rappresenta una garanzia perché nessuno vuole che fallisci...
@qwe il punto dell'articolo tuttavia è che la meloni ha sparato una cazzata per compiacere i sovranisti perché stava parlando di fronte a un pubblico di sovranisti. Se avesse parlato a Davos avrebbe detto che è una cosa buona che gli investitori esteri comprino più debito italiano perché vuol dire che il sistema viene riconosciuto come affidabile... 🤡
La presenza, sotto mentite spoglie, delle associazioni pro-life nei consultori non è esattamente una novità. Ma a pochi giorni dalla risoluzione votata a Bruxelles per inserire l’aborto tra i diritti fondamentali dell’Ue e per vietare i finanziamenti ai «gruppi anti-genere e anti-scelta», la destra italiana ha pensato bene di rafforzare la mistificazione con la quale da anni le organizzazioni antiabortiste si presentano come formazioni sociali di base a supporto delle donne madri. E soprattutto di finanziarle. Lo fa con un emendamento, approvato in commissione Bilancio della Camera, all’articolo 44 del ddl per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza su cui il governo ha messo la fiducia. Il testo dell’emendamento firmato da Lorenzo Malagola di FdI stabilisce la possibilità per le Regioni di utilizzare i fondi del Pnrr dedicati alla salute (Missione 6, Componente 1) per l’organizzazione dei servizi dei consultori che possono «avvalersi, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, anche del coinvolgimento di soggetti del Terzo settore che abbiano una qualificata esperienza nel sostegno alla maternità».