Due parole sulla questione Lucca Comics che ho voglia di scrivere qui, e non sugli altri social, perché qui le sfumature esistono e sono più che mai importanti.
Quello di Zerocalcare è un gesto giustissimo, coerente, umano, che avrà anche la conseguenza di obbligare l'amministrazione a prendere una posizione (perché anche "non avere una posizione" è una posizione).
Al netto di tutto, secondo me sta facendo una scelta giusta e coraggiosa.
Da anni cerco di evitare Lucca, dopo averci collaborato anche in veste ufficiale, per una miriade di motivi, che vanno dal comfort personale (la trovo un inferno) alle questioni etiche (svariate, ma per esempio come trattano chi lavora).
Da qualche anno ci vado solo se mi invitano e se mi pagano bene, per finanziare le mie altre attività.
Nell'ultimo anno ho lasciato una consistente fetta dei miei clienti delle traduzioni per dedicarmi ad attività musicali e culturali.
È stato un grande salto nel buio, perché ho rinunciato a uno stipendio sicuro per l'incertezza di queste cose. Mi faccio pagare bene da brand e eventi per poi poter suonare gratis negli spazi di libertà.
Con questo sistema, mi sono potuto permettere di dedicare un intero mese di lavoro full time all'organizzazione di Zona Warpa
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Prima che scoppiasse la guerra o che balzasse agli onori di cronaca il patrocinio dell'ambasciata di Israele, ho accettato di andare a Lucca per fare un concerto a una festa.
Riuscite a immaginare quanto mi bruci l'idea di andarci, ora?
Tirarmi indietro adesso, parlandoci proprio fuori dai denti, vorrebbe dire alienarmi per sempre una realtà che, di fatto, mi ha permesso di fare così tante cose pro-bono negli ultimi 12 mesi.
Mi trovo davanti a una scelta dove posso solo perdere:
Se non vado, saboto il futuro del progetto che sto costruendo;
Se vado, mi rendo complice di una Lucca Comics che non approvo.
L'opzione 1 vorrebbe dire, con tutta probabilità, non avere più modo di organizzare eventi gratuiti, di fare cose come lo Scanlendario, di promuovere cose come il Fediverso.
Vorrebbe dire disinnescarmi.
A malincuore, ho scelto l'opzione 2.
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Andrò a Lucca per rispettare l'impegno preso, conscio della zona grigia in cui mi colloco. Ho la coscienza a posto e sono trasparente: se qualcunǝ mi criticherà (giustamente!), farò questo discorso e spiegherò le mie ragioni.
Sto osservando come reagisce Lucca Comics: se non diranno/faranno niente, non ci andrò mai più e rifiuterò a priori inviti come quello che ho accettato tempo fa.
Da un lato è vero che non si possono fare i conti in tasca alla gente.
La penso come Zerocalcare: "Non è una gara di radicalità, e da parte mia non c’è nessuna lezione o giudizio morale verso chi andrà a Lucca e lo farà nel modo che ritiene più opportuno [...]"
Detto questo, sono un po' stomacato dal silenzio totale del mondo della cultura pop/geek sulla questione.
Pur nella mia scelta, voglio essere diverso e dire che se non altro ci ho pensato.
Per trasparenza totale, al netto delle mie considerazioni, sono fortemente critico nei confronti della mia stessa scelta.
Essere critici è fondamentale, anche e soprattutto se l'oggetto della critica siamo noi stessi.
Sto dicendo: "Ci vado perché mi serve per lavoro."
Da un lato è al 100% vero, per me come per altrǝ artistǝ/giornalistǝ/creator. Dall'altro, fino a quando continueremo ad andare avanti con questa scusa?
Ecco, questo discorso, oggi, lo sto applicando a questa vicenda.
Come mai andiamo avanti come se niente fosse? Come facciamo? Si sta consumando un genocidio. Diremo che non abbiamo fatto niente per non compromettere i nostri rapporti con i brand?
Ho fatto la mia scelta, dolorosamente, ma l'ho fatta con questa consapevolezza. Per oggi e per il futuro.
So come mi comporterò in futuro. E ho capito come voglio guardare il presente.
Una è quella di maggiore integrità morale: vai e fai anche un discorso sulle criticità di Lucca Comix, li massacri, fai scoppiare un vespaio, ti pagano la giornata ma non ti invitano mai più.
La seconda è quella "paracula", ma quando si è un angolo non c'e moralismo che tenga: ti fai venire un covid a orologeria, non ti pagano la giornata, ma non te li bruci per il futuro.
@NicholasLaney Potrei farlo se mi avesse invitato Lucca Comics (che aveva cercato di coinvolgermi senza pagarmi e si è beccata un ricco no, mesi fa) e se avessi un ruolo da speaker da qualche parte.
Sto andando a suonare a una festa semiprivata organizzata da una realtà che non ha a che fare con Lucca.
@kenobit amico, purtroppo non tuttə hanno la libertà di agire a cuor leggero come Zerocalcare. Partecipa all'evento con ciò che avevi organizzato e limitati a quello. Oppure, resisti dall'interno. Stai facendo tanto per tante persone. Continua così.
Io mi stavo facendo queste domande già da prima che parlasse, ma se non avesse parlato lui tanta gente avrebbe comodamente potuto fare finta di niente.
Nessuno ci vieta di andare. Nessuno ci obbliga.
Ma fare finta di niente, grazie a Zero, non è più un'opzione. Gli voglio bene.
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