minioctt, (edited ) to webdev Italian

Il (tra i tanti!) delle è che saranno anche facili da o spesso, ma non per questo anche semplici… (o per caso non sono neppure facili e la mia mi fa sottovalutare la cosa?) 😫

  • 🅰️ Per quelle meno complesse, il metodo migliore è senza dubbio un bel wget -kp $URL, cioè scaricare la pagina con tutte le sue risorse collegate, e convertire i link da assoluti a relativi.
  • 🅱️ Quel però non è a conoscenza di tutte le risorse caricate dinamicamente, cioè dichiarate in posti diversi dall’HTML. Per prendere anche quelle (ed è spesso necessario, tutte le app moderne caricano roba così), bisogna aprire la app nel , e guardare le richieste di che macina con il normale uso.
    • 1️⃣ A questo punto, si può usare la funzione del browser per esportare le richieste in formato HAR, e poi tool come har-extractor o Har Extractor Online per ricavare i file effettivi da quel blob.
      • Ho notato però che Firefox in alcune situazioni genera corrotti (2 giochi fatti in Phaser avevo provato a scaricare, ed una volta estratti gli script tiravano errori; ho riprovato con Chromium, ed è andato tutto liscio), quindi a prescindere io userei l’altro per questa cosa. 🥴
      • Poi, non ho ben capito se per via di come il file HAR in sé è generato, se come quegli lo interpretano, o un misto delle cose, ma le risorse cross-domain (e credo anche caricate da iframe?) tendono a non venir estratte, quindi si deve andare poi a pescarle prelevando l’URL di ognuna a manina dai DevTools già aperti… 🤧
  • 🆎 Si potrebbero usare primo e secondo metodo insieme in linea di principio (copiando i file del primo passaggio su quelli del secondo, sovrascrivendo gli esistenti), ma nella pratica è inutile… se c’erano link assoluti da convertire in relativi nell’HTML, con spaventosa probabilità questi sono presenti anche nel o chissà dove, per cui, dato che bisognerà comunque andare a mano a modificarli da qualche parte, 1 o 2 file in più non cambiano (spesso) nulla.
  • 2️⃣ Se si è usato il secondo metodo, bisogna a questo punto effettivamente verificare che i link siano tutti corretti, le effettivamente scaricate, e la app funzionante indipendentemente dal dominio originale… il modo più efficiente che ho trovato è aprire già da subito un webserver locale sui file, navigarci nel browser, e controllare sia che tutto funzioni nel pratico, sia che tutte le di rete per risorse effettive (ossia, non contano chiamate di telemetria o simili) vadano al mio , anziché al dominio originale (attivando la colonna omonima della tabella nei lo si vede a colpo d’occhio).
    • Quando ci sono richieste che falliscono o che vanno su altri server, bisogna capire da dove nel codice queste partono, e fare le opportune per usare URL relativi. Quelle che partono dall’HTML o dal CSS (turns out, non molte, altrimenti avremmo usato direttamente wget) sono appunto una scemenza da sistemare… ma quando partono da , c’è poco da fare, con l’aiuto del debugger del browser (di nuovo, meglio Chromium, perché de-mininifica il JavaScript aggiungendo whitespace in automatico) si va a capire da che punto partono, e in base alla situazione si valuta che modifiche fare al . Poi, si testa ancora, e ancora si applicano , finché tutto non funziona. ♻️
    • In genere questo non è un problema, e anche per app più ostiche (come quella che ho ricaricato sulla ieri, Little Alchemy 2) si fa tutto in un quarto d’ora ben ristretto. Tuttavia, bisogna fare attenzione a quei programmi che caricano le risorse man mano che ne hanno bisogno e non tutto subito (in genere, maggior parte dei giochi, oppure parecchie React)… lì si può potenzialmente perdere un bel po’ di tempo, perché bisogna mettersi ad usare il raggiungendo idealmente il 100% del codice; cioè, cliccare tutti i bottoni, usare qualunque azione, giocare tutti i livelli… fino ad ora non ho mai incontrato , ma se succede, l’unica è navigare tra il codice già scaricato per vedere cos’è che manca (da qualche parte ci sono scritti i nomi delle risorse ancora da scaricare, per ovvi motivi). 🗡️
  • 🔚 Aggiustamenti finali: in base alla situazione, vanno fatte altre modifiche al source per ovviare a banali ma frequenti. La maggior parte riguardano i domini, che in certi casi sono hardcodati, e quindi o ci sono iframe che comunicano con la Messaging API e gli va cambiato il dominio (come per il gioco di ieri), o c’è del DRM che ostacola il (come il giochino dell’altro ieri) ecc… con si risolve tutto.
    • E alla fine di tutto, una cosa che mi piace fare ma che non sarebbe obbligatoria, è disattivare tutte le componenti potenzialmente dannose dell’ , ossia commentare via eventuali inclusioni e chiamate a sistemi di analitiche o pubblicità. 🚯

https://octospacc.altervista.org/2024/04/03/webaps-heist/

minioctt, (edited ) to hardware Italian

L’ #informatica sta completamente esplodendo nell’ultima settimana… ciò è molto buffo, ma anche #preoccupante. E siamo appena a sabato mattina… c’è tutto il tempo per far andare storto anche qualcos’altro! Siamo messi veramente di cacca. 😬️

  • Prima è uscito fuori un #bug che colpisce tutte le CPU Apple Silicon, simile a cosa fu Spectre anni fa, quindi ovviamente #hardware, e chissà se sarà o meno patchabile via software in realtà in futuro (ma in tal caso, il vostro bel #computer con la mela girerà 3 volte peggio, soldi buttati). Fanno proprio schifo ‘sti #processori #moderni, tutti indistintamente, finiscono sempre per avere una caterva di #falle strane perché implementano #hack bruttissime a livello di progettazione per girare più veloci… dovremmo tornare onestamente al 6502. Il sito ufficiale è https://gofetch.fail, e #LowLevelLearning ha ovviamente parlato della cosa: https://youtube.com/watch?v=-D1gf3omRnw 🍎️

  • Poi una #falla di incremento dei privilegi a livello kernel in #Linux… è complicatissimo, ma un #ProofOfConcept è stato pubblicato qui (assieme al #writeup), e in pratica si può sfruttare un #problemino nello stack di rete per diventare #root… mi chiedo se si potrà magari utilizzare per rootare sistemi embedded ristretti (telefonini coff coff, ma non solo), anche se dice di colpire tra v5.14 e v6.6 quindi non ho molte speranze. Qui un #video se vi interessa comprendere il #glitch in modo umano: https://youtube.com/watch?v=ixn5OygxBY4 💣️

  • E infine, #notizia di ieri, cosa estremamente grave perché è stata fatta apposta, è stata inserita una #backdoor nella libreria di compressione #XZ. Lo ha scoperto un certo #AndresFreund, che non è un ricercatore di #sicurezza, ma era semplicemente diventato estremamente salty dopo aver visto che i suoi login ad SSH facevano schizzare alle stelle l’uso di risorse del sistema, oltre ad essere stranamente più lenti. Quindi ha scavato un po’, pensando ci fosse qualche #problema benigno, ma in realtà ha scoperto che qualche stronzo ha inserito #malware nel processo di build della libreria, nascondendolo tra le cose relative al testing. Mi sarebbe piaciuto navigare tra #issue e pull request per vedere l’utente che ha mandato ‘sta merda al progetto, ma GitHub come al solito si dimostra la piattaforma di condivisione di codice più stupida al mondo, e ha sospeso tutte le repo per “violazione dei Termini di Servizio”… razza di scimmie imbananate che non siete altro, ma credete davvero che i mantenitori di #Tukaani abbiano fatto entrare codice malevolo nelle loro repo consapevolmente? È ovvio che nessuno se n’è accorto, che bisogno c’è di punire chi non ha colpa allora? (Tra l’altro, il loro sito era ospitato lì, quindi ora manco quello è più online… almeno hanno un mirror Git, ma è solo source lì). Mi piacerebbe proprio tanto fare una chiacchierata con il vero colpevole, e di persona, sia ben chiaro, non dietro una tastiera dove questo si crederebbe ovviamente Dio… “eh ma io so fare gli exploit io so programmare meglio di te io io” sei un coglione, questo sei se fai queste cose, scommetto che non riusciresti nemmeno a parlare faccia a faccia. Persino io con le mie manie di protagonismo non mi sognerei mai di fare qualcosa per garantirmi una backdoor nei server #SSH di tutto il mondo, e che cazzo… 💀️

https://octospacc.altervista.org/wp-content/uploads/2024/03/image-18-960x676.pngComunque, mailing list della scoperta su https://www.openwall.com/lists/oss-security/2024/03/29/4, e ancora un altro filmino: https://www.youtube.com/watch?v=jqjtNDtbDNI. (#Meme rubato da https://t.me/ignuranza/2002.) Io non ho controllato, ma personalmente direi che non sono vulnerabile sul mio server, perché uso Debian Stable (mi sembra di aver capito che lì non ci sono #rogne), e perché #OpenSSH lo tengo dietro firewall, è accessibile solo dalla mia LAN, col cazzo che arriva un bimbonutella che pensa di entrarci dentro sparando la sua chiave pubblica…https://octospacc.altervista.org/2024/03/30/3804/

#AndresFreund #backdoor #bug #computer #falla #falle #glitch #hack #hardware #informatica #issue #Linux #LowLevelLearning #malware #moderni #notizia #OpenSSH #preoccupante #problema #problemino #processori #ProofOfConcept #rogne #root #sicurezza #SSH #Tukaani #video #writeup #XZ

minioctt, to wordpress Italian

Ben 2 mesi fa (pensavo meno…) avevo detto qualche dettaglio sul del … la metà delle cose rimane ancora valida, ma è uscita fuori qualche nel tempo. 🕤️

  • Avevo notato che tende ad invalidare le sessioni un po’ a caso, quindi puntualmente lo falliva ad esportare il file con cURL. Per un po’ di non ho tentato di risolvere il problema, immaginando che ci dovesse essere un modo migliore dello scraping di farlo, ma allo stesso tempo non riuscendo a pensare a nulla, e ho fatto giusto qualche a mano di routine. ✍️
  • Non mi preoccupavo troppo perché (e ricordavo di averlo detto, ma temo di non averlo mai fatto, non trovo il post) avevo installato il plugin “Writing on GitHub“, che in automatico esporta i nuovi in Markdown nel posto lì dove dice il nome… sembrava perfetto, ma appena 2 settimane (meglio tardi che troppo tardi) fa ho scoperto che non fa il commit di eventuali modifiche apportate ad un post dopo la creazione (nemmeno con il tasto per forzare), che è quantomeno un . 🧨️

Troppo troppo pallose ‘ste cosine qui, ma menomale che proprio oggi mi è venuto lo schiribizzo di tentare di sistemarle, un po’ anche grazie alla minima ulteriore conoscenza tecnica di accumulata in queste lunghe settimane, e quindi ecco i miei aggiustamenti: ⛏️

  • Ho fatto un mio per esporre un endpoint custom che mi da il documento di esportazione, quindi posso usare sempre il curlo o quello che è, ma senza impazzire. Ho pagato ciò con la pazzia ora, però, in quanto nonostante avessi capito subito di dover usare una certa funzione <a href="https://developer.wordpress.org/reference/functions/export_wp/">export_wp()</a>, non mi è stato subito chiaro che io dovessi includere un certo file di libreria per poterla effettivamente chiamare; la documentazione ufficiale a riguardo è scarsa, e di quella terza non ne parliamo proprio. Anche ChatGPT a ‘sto giro è stato fregato dalla realtà del mondo. 😱️
  • Ho invano perso po’ di tempo a ravanare nel di WOGH per capire come mai non prendesse in conto le . Temevo non fosse programmato per farlo, ma in effetti lo è (e, a pensarci un attimo, sarebbe strano altrimenti), quindi è un . Vabbè, dopo troppo sono arrivata alla conclusione che per qualche motivo non salva l’hash dei commit che fa, necessario per crearne di nuovi che modificano file esistenti, ma cercare di sistemarlo per bene è una grossa rogna che non voglio nemmeno iniziare a crearmi. Quindi, dato che la perfettamente istantanea non mi serve, ho banalmente aggiunto la scrittura su file in una cartella dall’URL segreto in wp-content, quindi poi prelevo tutto via FTP. Ahimé duplico lo spazio occupato sul , ma tanto in primis non ho limiti fissi, e comunque è tutto testo quindi poca roba. 👁️‍🗨️️

https://octospacc.altervista.org/2024/02/14/finalmente-backup-veri/

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